Nell’anno in cui l’Italia ospita l’Esposizione Universale sull’alimentazione e la nutrizione ci piace l’idea di andarcene avòita pensando alla cultura alimentare cilentana.
La Dieta Mediterranea è oggi patrimonio dell’UNESCO grazie agli studi che Ancel Keys ha portato avanti a Pollica. Ma è dagli anni cinquanta che le abitudini alimentari cilentane sono oggetto di interesse. Proprio a Rofrano, nel 1954, l’equipe del professore Cresta, dell’università La Sapienza di Roma, portò avanti il primo studio scientifico sulle abitudini alimentari e lo stile di vita dei borghi dell’entroterra.
Nonostante le condizioni disagiate e l’impossibilità di condurre un’alimentazione completa a causa delle scarse risorse economiche, già allora gli studi mostravano le potenzialità delle abitudini alimentari cilentane. Negli anni ’80 ed ancora nel 1995 il professore Cresta tornò a Rofrano e a Laurito certificando quanto i primi studi degli anni ’50 lasciavano intravedere. Con il miglioramento delle condizioni economiche e la possibilità di introdurre nel quotidiano alimenti che prima scarseggiavano, la nostra dieta era diventata un modello, quel modello che oggi il mondo ci riconosce.
Conoscendo quanto Rofrano sia stato importante per la storia del nostro territorio sarà ancora più bello spingerci alla scoperta delle sue bellezze.
Per raggiungere Rofrano percorriamo la Strada Provinciale 18/a che taglia in due l’abitato. La prima sosta la facciamo di fronte allo stupendo Palazzo Baronale che costeggia la strada e proseguiamo puntando dritti verso il cuore del borgo.
Il nostro tour parte dalla piazzetta centrale sulla quale domina la Chiesa di Santa Maria degli Angeli con la sua torre campanaria che ospita una bellissima meridiana in ceramica. Questo è il luogo di ritrovo che accoglie tutti i viandanti che passano per Rofrano facendo da porta d’ingresso al centro storico del paese.
Attraversiamo con piacere questa porta per immergerci nei vicoletti. scendiamo lungo la strada alla ricerca della Chiesa di San Nicola che si trova nella parte bassa del centro storico. Il suo campanile arabeggiante è ben riconoscibile e svetta sui comignoli fumanti che lo circondano.
Diamo uno sguardo al panorama che si gode da quest’angolo del borgo godendo dei bellissimi orti che arredano i dintorni del paese e riprendiamo il nostro cammino seguendo il percorso delle tre porte, che proteggevano in passato il borgo.
Questa via ci conduce nella parte alta del paese passando attraverso la stupenda porta Sant’Antuono.
Dall’altra parte della porta ci aspetta, in tutta la sua maestosità, il Santuario di S. Maria di Grottaferrata. Dalla piazza antistante il complesso Sacro si possono ammirare i monti che circondano e proteggono il popolo di Rofrano, proprio come la Madonna di Grottaferrata alla quale i rofranesi sono particolarmente legati.
Dopo questa visita ad uno dei borghi in cui più si respira il forte legame con la tradizione cilentana, ci avviamo verso il mare percorrendo nuovamente la Strada Provnciale e rinfrescandoci le idee con una bella vippita alla fontana re’ Zaccani, la giornata non poteva finire meglio di così!
Buona passeggiata!
Testi e foto di Raffaele Lia
2 Comments
Anonimo
Novembre 5, 2016 @ 10:31
Bellissimo paese ricco di storia e di antichità, salvaguardiamo questi antichi paesi del Cilento, e pubblicizziamoli specialmente Roccagloria il paese d’ origine di Totò, il palazzo de Curtis potrebbe diventare un museo dedicato a Totò e i suoi antenati, ……….sindaco pensaci…………….ììììììììììì