Nostalgia delle calde giornate estive? Il freddo dei giorni di dicembre vorrebbe farvi rituffare in acqua in una bella giornata di agosto? Subito accontentati!

Albero_fiume_capelli di Venere

Oggi vi portiamo alla scoperta di uno dei luoghi più freschi del Cilento, ideale per trascorrere una giornata estiva un po’ diversa dal solito. La nostra meta, anche se di poco lontana dal Golfo di Policastro, vi immerge nel cuore verde del Cilento più incontaminato. Siamo a Casaletto Spartano, un piccolo borgo con poco più di 1.400 abitanti, che custodisce uno dei tesori naturalistici più belli della nostra amata terra. Sono i Capelli di Venere, una meravigliosa cascata che nasce dalle acque del Rio Bussentino, un affluente del fiume Bussento il cui percorso sotterraneo e la sorgente di Morigerati vi abbiamo già raccontato qui.

Corso d'acqua_ponte

Per arrivarci, basta percorrere la superstrada che dallo svincolo autostradale di Buonabitacolo vi porta a Caselle in Pittari. Prendendo quest’uscita dovrete percorrere la strada provinciale fino a Casaletto Spartano. Il percorso, abbastanza semplice e poco trafficato, vi darà un assaggio della bellezza di questi posti: alti pini, la verde flora e un sottobosco fittissimo faranno da preludio allo spettacolo che vi attende. Seguendo le indicazioni stradali, o magari chiedendo ai vecchietti in paese, arrivare alle cascate dei Capelli di Venere non sarà per nulla difficile.

Cascata_luci_verde

Giunti sul posto, parcheggiate l’auto di fronte alla fontana pubblica, e percorrete il sentiero e le scale che vi portano giù all’oasi. Con un contributo di 2 euro avrete accesso libero per una giornata alle bellezze del posto. Girandovi e guardandovi intorno, vedrete subito turisti o anche persone del posto che si dirigono verso un’unica meta. Seguiteli, non potrete sbagliare. A pochi metri da voi le cascate costruiscono un gioco di luci, rifrazioni e bagliori con acqua, muschio e vapore. Lo spettacolo è davvero quasi unico nel suo genere e siamo sicuri che resterete incantati per un po’.

Capelli di Venere_cascata_luce

Una volta scattata qualche foto e gridato un po’ per il freddo, percorrete il bordo del fiumiciattolo. Fra rocce un po’ scivolose e qualche fiore d’acqua qui e là, vi ritroverete a contatto con una natura rigogliosissima e dal verde intenso anche in piena estate. Sì perché questo è uno dei luoghi più umidi del Cilento e non sorprende trovare veri e propri cuscini di muschio lungo il letto del Rio Bussentino, o sui rami degli alberi che arrivano a toccare l’acqua.

Rocce_fiume_colori

Il percorso da fare potrebbe essere abbastanza lungo o brevissimo, sta a voi scegliere. Potrete salire per le scalette protette dalla staccionata per arrivare fin su alla sorgente, o restare lungo il sentiero e arrivare alla zona attrezzata dell’oasi per un veloce pranzo al sacco vicino al mulino in uso fino agli anni ‘50. Vi consigliamo sicuramente di restare un po’ sulla spiaggetta che l’acqua ha creato poco dopo la cascata più grande del fiume. Qui la temperatura è leggermente più bassa perché la vegetazione è più fitta e la luce del sole passa con maggiore difficoltà.

Capelli di Venere_cascata_mulino

Risalendo il fiume scoprirete anfratti nascosti, piccole cascate che si confondono fra il fogliame e i ciottoli, fiori coloratissimi e libellule dalle proporzioni gigantesche. Troverete qualcuno addormentato lungo la riva che avrà messo a mollo un cocomero gigante e qualche bottiglia di birra. Lo sveglierete con i vostri schiamazzi e un po’ infastidito vi guarderà di sottecchi quasi a dire di andar più in là a urlare.

Corso d'acqua_turisti_bagno

Di certo la visita ai Capelli di Venere è d’obbligo per chi viene nel Cilento e vuole trascorrere una giornata diversa da quella in spiaggia. Che ci veniate anche d’inverno poco importa: certo non potrete fare il bagno ma lo spettacolo acquatico è comunque garantito. Finora ci siamo stati una volta sola ma siamo sicuri di ripetere l’esperienza a breve perché è un luogo che incanta prima l’anima e poi gli occhi, e di Venere non ha solo i capelli, ma tutta la bellezza del Cilento più nascosto e misterioso.

Testi e foto di Sara Marotta