Di fronte alle Grotte di Castelcivita si trova una deliziosa osteria che prende il nome dal suo dirimpettaio: Casa Civitas.
Casacivitas
Ad accoglierci c’era il giovane Michele. Dai suoi racconti trapelava l’amore e la passione per questa terra. Ci ha raccontato della sua continua ricerca delle origini in ogni alimento. L’ottimo pane con grani macinati secondo la tradizione e con la giusta quantità di crusca; l’olio con spremitura a freddo che ci ha proposto su una fantastica bruschetta profumata all’origano, ed infine ci ha ingolositi col racconto della pasta tirata a mano dalla sua nonna.

Dopo questa suggestiva immagine ci siamo accomodati per assaggiare i primi della casa. Abbiamo iniziato con un bell’assaggio di ravioli. Un piatto con funghi porcini, con una sfoglia sottilissima e con all’interno un ripieno di crema di ricotta di bufala di Paestum e come condimento dei carnosi funghi porcini. Ed un piatto di ravioli più “tradizionali” con ricotta di bufala di Paestum conditi con il tradizionale ragù di vitello e maiale. Il sapore intenso del sugo in preparazione da diverse ore si sposa perfettamente con la bufala.

Abbiamo assaggiato anche i ravioli castelluccesi al ragù con ripieno di ricotta e formaggio di pecora di Castelcivita conditi anch’essi con il ragù di vitello e maiale. Come suggerito da Michele li abbiamo cosparsi di formaggio di pecora. Il sapore pungente del formaggio non annulla la delicatezza della pasta.
Con i primi non ci siamo fermati qui ma abbiamo gustato anche le lagane spezzate con i fagioli di Controne e guanciale di maiale. Controne si trova a pochi passi da Castelcivita e i suoi bianchi fagioli dal sapore delicato e dalla consistenza leggermente farinosa si legano benissimo alle lagane ondulate.

Abbiamo proseguito il nostro cammino a Casacivitas con una fantastica zuppa di cicerchie. I piccoli legumi, sempre più rari nel Cilento, cotti in un tegame con patata di montagna salvia e rosmarino ci hanno offerto un biglietto di sola andata nella storia del gusto nostrano.
Altra portata ed altra zuppa ricca di storia: castagne e fagioli con l’occhiello. Le castagne di Roccadaspide regalano un tocco dolciastro ai fagioli bianchi dall’occhiello nero ed il pepe rende tutto più stuzzicante.

Non potevamo andare via senza assaggiare le patate “sfriciniate” con il “puparuolo arruscato“. Le patate vengono bollite e poi schiacciate insieme al peperone crusco dando vita ad una crosticina davvero gustosa.
Michele ci ha raccontato che un tempo si usava coltivare le patate in montagna e poi, data la difficoltà di trasportarle a Valle, si lasciavano sul posto scavando dei fossi e coprendole con felci. Questa usanza è ancora in vita a Castelcivita e noi non possiamo far altro che lodare gli sforzi dei contadini che ancora oggi conservano questa tradizione.
Abbiamo concluso il nostro splendido pranzo con due dolci. Un gelato di noci con marmellata di fico bianco veramente squisito. Il gelato è artigianale ed il sapore delle noci è fantastico. E’ stato molto gradevole, mentre gustavamo il gelato, imbatterci in pezzettini di noce croccanti. La tradizione ci insegna che le noci si sposano benissimo con i fichi e questo dolce è un ulteriore conferma.

L’ultimo sapore che il nostro palato ha potuto apprezzare è stato quello del tortino al cioccolato con confettura di fichi.

Le Grotte di Castelcivita
All’uscita da casa Civitas ci siamo immersi nella maestosità delle Grotte di Castelcivita. Per godere a pieno delle bellezze di questo luogo incantato abbiamo fatto una visita guidata.

Le Grotte di Castelcivita si sviluppano lungo un unico ramo principale e da qui si diramano tre possibili percorsi alternativi. Per motivi tecnici abbiamo optato per il percorso turistico ma ci siamo ripromessi di tornare e percorrere l’opzione che si inoltra più a fondo nelle grotte fino a raggiungere i laghi sotterranei.
La prima sala che abbiamo incontrato è quella del guano, rifugio ideale per i pipistrelli. In questa cavità sono già presenti le prime stalattiti e stalagmiti. Lentamente abbiamo raggiunto la sala del Castello. Lo spazio è maestoso ed imponente come suggerisce il nome.

Giunti nella sala del coccodrillo abbiamo ammirato una moltitudine di colori. Le stalattiti vanno dal verde al rosso, dal bianco al grigio e l’acqua che gocciola dal soffitto della grotta rende tutto più magico.

La visita alle grotte di Castelcivita è un’esperienza davvero emozionante. Si avverte nitidamente che la grotta è viva ed è costantemente in evoluzione.

Noi siamo rimasti affascinati e sicuramente torneremo sia per il percorso più lungo sia per il percorso al buio che permette di effettuare la visita delle Grotte in sicurezza ma con il fascino dell’oscurità percependo anche i suoni della Grotta.
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